SETTEMBRE PEDAGOGICO 2019
Livorno
Presso la sede del CRED a Livorno, nell’ambito del Settembre Pedagogico, ha avuto luogo un seminario organizzato dall’Archivio Fontani .
Si è parlato di Eaismo, di pittura e di poesia, di vicende storiche del Novecento, del dramma della guerra con particolare riferimento alla città di Livorno ma anche di attualità. I tre relatori hanno tenuto alta l’attenzione degli astanti affrontando il Movimento Eaista da angolazioni diverse: Isabella Rossi ha fornito una analisi dei contenuti del manifesto programmatico del movimento, Leonardo Battisti ha costruito un percorso interiore attraverso alcune opere di Fontani contestualizzandole nel periodo storico cui si riferiscono e infine Riccardo Rossi Menicagli ha attualizzato le tematiche del movimento e ha fornito spunti didattici. Alla fine dell’incontro Isabella Rossi ha letto alcune poesie eaiste di Marcello Landi. Grazie ai presenti, ai relatori ed al Comune di Livorno che ha inserito questo seminario fra gli incontri formativi del Settembre Pedagogico.
15 maggio 2019
La pubblicazione degli Atti del Convegno sull’EAISMO del dicembre 2018 è la documentazione indispensabile di un evento importante su questo movimento, realizzato grazie alla volontà dell’Archivio Fontani di celebrare il settantesimo anniversario della sua fondazione ma soprattutto grazie alla disponibilità e alla collaborazione del Comune di Livorno, nella persona dell’assessore Belais, dei relatori, della moderatrice.
E’ una sorta di manuale esaustivo sul movimento, che può essere veramente un aiuto per quanti vogliano conoscerne le caratteristiche, corredato anche da una bibliografia aggiornata oltre che a tutte le fasi del convegno, dalla conferenza alla mostra.
4 dicembre 2018
E A I S M O
LIVORNO 1948
NASCE L’ARTE DELL’ERA ATOMICA
SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DEL MOVIMENTO EAISTA
Alla fine del 2018 l’ARCHIVIO VOLTOLINO FONTANI ha organizzato, in collaborazione con il Comune di Livorno, un evento incentrato sul movimento artistico EAISMO, in occasione del 70° ANNIVERSARIO della fondazione e della pubblicazione del manifesto programmatico, dal titolo “EAISMO LIVORNO 1948 NASCE L’ARTE DELL’ERA ATOMICA”.
L’iniziativa si è tenuta il 4 dicembre 2018 nella Sala degli Specchi di Villa Mimbelli, sede del Museo Fattori, con una giornata di studio: critici e storici dell’arte sono intervenuti per una rivalutazione ed una storicizzazione di questa importante e purtroppo ancora poco conosciuta avanguardia pittorica e poetica nata in terra labronica nell’immediato dopoguerra.
La giornata ha avuto inizio con i saluti dell’assessore alla cultura del Comune di Livorno Francesco Belais e della presidente dell’Archivio, Adila Fontani. Coordinati dalla giornalista Alice Barontini si sono susseguiti gli interventi di Gianni Schiavon (“L’Eaismo nel contesto dell’arte italiana del secondo dopoguerra”), di Riccardo Rossi Menicagli (“Eaismo: dissolvimento materiale versus dissoluzione morale”), di Michele Pierleoni (“Angelo Sirio Pellegrini e Marcello Landi: due voci dell’Eaismo tra pittura e poesia”) e di Giacomo Romano (“Voltolino Fontani: Eaismo e oltre l’Eaismo”).
L’attrice Simonetta del Cittadino ha recitato alcune poesie eaiste di Guido Favati, Marcello Landi, Voltolino Fontani e Germano Fontani.
Al piano terra della Villa, e precisamente nella sala verde e nella sala rossa,è stata allestita una piccola esposizione di opere pittoriche di Fontani, Pellegrini, Neri e Landi , tuttavia interessante ed importante, avendo riunito per la prima volta tutti i fondatori dell’Eaismo dal lontano 1949.
Il movimento, il cui nome inizia con un acronimo e significa E(ra)A(tomica)- ISMO, fu fondato da artisti nel campo delle arti figurative e della poesia (Voltolino Fontani che ne fu l’ideatore, Landi, Favati, Neri, Pellegrini). Fu un importante esempio di superamento della tradizione pittorica nell’immediato dopoguerra, che però si originò in una città come Livorno, saldamente ancorata alla tradizione post macchiaiola. Esso ha preceduto cronologicamente il Movimento Arte Nucleare che naque a Milano nel 1950 con Enrico Baj e Sergio Dangelo, ma anche il misticismo nucleare di Dalì. Nel manifesto si legge che negli eventi bellici appena conclusi con la tragedia nucleare si vede “l’equilibrio infranto dell’equazione uomo-mondo” al cui risanamento deve provvedere l’artista. L’era atomica è chiamata “tremenda e malefica” e non lei è l’ispirazione del movimento bensì la tragedia che essa ha generato e il disagio dell’essere umano costretto a vivere in essa.
Il movimento eaista fu attivo (con articoli ed esposizioni) per circa un decennio ed altri artisti entrarono a farne parte (Cocchia, Guiggi, Roffi, Carmassi e Germano Fontani, fratello di Voltolino).
Sebbene sia stato oggetto di alcuni importanti studi (fra tutti quello di Francesca Cagianelli del 2003 “Voltolino Fontani alla Galleria Giraldi – Eaismo, esplosioni nucleari e arti decorative” e quello di Martina Corgnati “Voltolino Fontani, un percorso” del 2014) nonché della tesi di laurea incentrata sulla poesia eaista “ Il movimento eaista nel panorama culturale livornese del secondo dopoguerra” (Adila Fontani, 2006) non è stato mai pienamente sdoganato dalla sua dimensione “provinciale” quando invece avrebbe titolo per figurare tra le avanguardie più interessanti del ventesimo secolo in ambito nazionale e internazionale, un altro esempio, ancora attualissimo, della creatività labronica che aspetta il giusto riconoscimento.